Valerio HT
2014-11-16 08:26:57 UTC
Per prima cosa vi prego di andare a leggere il messaggio
precedente, se ancora non l'avete fatto, quello che apre
il thread dal titolo:
"Ambient: NON si ascolta coi criteri rock/pop!"
E' assolutamente essenziale secondo me farlo PRIMA di
leggere queste mie prime impressioni e valutazioni
sull'album The Endless River. Preciso che sinora
mi sono limitato all'ascolto dei brani presenti sul CD,
benché abbia anche la versione in DVD coi suoi
brani aggiunti. Semmai in un secondo tempo
scriverò un altro articolo relativo alla versione DVD.
Ho ascoltato 4 volte (quattro) il CD, prima di decidermi
a "buttare giù" le mie prime impressioni. La quarta volta
non erano molto cambiate rispetto alla prima, se non
un po' in meglio. Forse ascoltandolo fra qualche mese
potrei scrivere cose un po' diverse, ma allora non sarebbero
"prime impressioni". Ovviamente quanto scrivo ora qui
NON è da prendere come una vera e propria "recensione",
semmai sono degli appunti e delle prime considerazioni,
che potrebbero anche cambiare nel tempo, è successo
con gli altri dischi (anche se difficilmente in modo "drastico",
tranne forse per Obscured By Clouds, in meglio).
Allora, dopo il primo ascolto ho constatato che effettivamente
l'album sembra proprio concepito *essenzialmente* come
album di musica "ambientale": se non è proprio quello che
avrebbe voluto Richard Wright, il quale infatti avrebbe desiderato
che The Division Bell fosse una specie di "concept-Ambient",
perlomeno ci si avvicina molto, certamente molto Molto MOLTO
di più di The Division Bell. E a mio parere "The Endless River"
è molto Molto MOLTO MIGLIORE di The Division Bell,
per non parlare di A Momentary Lapse Of Reason (Solamente
Napra e pochi altri ritengono AMLOR migliore o meno peggio
di The Division Bell).
Confermo che alcuni brani mi recano la sensazione di
non essere stati compiutamente sviluppati, compreso
quel bel tema di Autumn '68. Potrebbe anche essere
perché lo stesso Wright ne abbia abbandonato lo sviluppo
dopo che gli altri due avevano optato per altri pezzi.
A proposito è cursioso che l'album sia stato definito
il "Canto del Cigno" di Wright, però nella gran maggioranza
dei brani il nome di Gilmour appaia al primo posto nei crediti,
e in due casi senza neppure che sia citato Wright:
parlo dei brani "Anisina" della seconda parte, e "Calling"
nella quarta parte. Ma allora tutti quei brani di cui parlava Mason
nel suo libro, di cui sarebbe stato autore Wright e che lo stesso
avrebbe voluto in The Division Bell ma poi non ci sono andati
se non in qualche caso (ad esempio "Marooned"), sono qui
oppure fra quelle venti ore di registrazioni Gilmour
ha avuto cura di scegliere in modo tale da apparire comunque "in primo
piano" nei crediti?
E notare che nei tre brani della prima parte,
benché abbiano come primo accreditato Gilmour e
come secondo Wright, poi compare Wright come
primo strumentista nella lista degli esecutori:
il sospetto che in origine fosse in realtà proprio
Wright il primo ideatore di quei brani un po'
mi viene. Di solito Gilmour si è comportato
molto meglio di Waters riguardo al riconoscimento
dei meriti altrui, ma forse davanti alla prospettiva di
apparire lui, "capo" della band dopo la rottura con
Waters, come *secondo* compositore, forse
potrebbe avere avuto un po' di autoindulgenza...
ma forse non è così. Il fatto è che Gilmour (e in parte
anche Mason) ha aggiunto varie esecuzioni l'anno scorso,
questo forse potrebbe avere mutato l'equilibrio iniziale
dei pezzi (a favore di Gilmour, ovviamente).
Ma lasciamo stare qui la questione, e veniamo a
cose più importanti.
IL CERVELLO, L'ANIMA, IL CUORE DEI PINK FLOYD.
IL CERVELLO: ROGER WATERS.
Che ovviamente qui manca. E' colui che ha preso in mano il
gruppo quando le mattane di Barrett stavano per far andare
a ramengo i Pink Floyd, che lo ha guidato verso il successo
planetario partendo da una situazione che sembrava
pesantemente compromessa all'inizio del 1968.
E' colui che ha concepito "l'architettura" degli album
dei Pink Floyd, che li ha strutturati, seguendo un filo
sempre mutevole nel tempo che dalle sperimentazioni
"quasi estreme" di A Saucerful Of Secrets e Ummagumma
percorrendo via via le suite di Atom Heart Mother ed Echoes,
è approdato ai popolarissimi e "vincenti" concept-album,
da The Dark Side Of The Moon in poi.
L'ANIMA: RICHARD WRIGHT.
Che è mancato purtroppo nel senso più definitivo, ma che
è ben presente nella musica di questo The Endless River,
senz'altro più del precedente The Division Bell.
Richard Wright era colui che più si allontanava dagli
schemi consueti del rock e del pop, un amante del Jazz,
della musica Classica e Sperimentale Contemporanea
alla Karlheinz Stockhausen con un "tocco" di John Cage,
e anche delle scale orientali, addirittura aveva creato
delle proprie scale "fuori standard"
(secondo sua ammissione) .
Wrigth è stato definito recentemente *la vera anima
del Pink Floyd Sound* dagli stessi Gilmour e Mason.
Sue le atmosfere sognanti, "sospese", talvolta
quasi ipnotiche, altre volte spaziali e "ultraterrene",
proiettate idealmente verso il Mistero, l'Infinito,
cio' che stà oltre l'apparenza materiale; suoi i tappeti
di tastiere che costituivano lo sfondo onirico-ambientale
del Pink Floyd Sound. Se Ungaretti ha scritto
"m'illumino d'immenso", Wrigt avrebbe potuto dire
"io SUONO l'immenso".
IL CUORE: DAVID GILMOUR.
E' colui che ha portato un fondamentale contributo
per far scaturire le emozioni istintive della bellezza,
della passionalità del suono. Colui che aggiungeva
Pathos agli album, coi suoi assoli, con il suo grande
senso melodico, che "rifiniva" i concept-album
ideati da Waters (per The Dark Side Of The Moon
e Shine On You Crazy Diamond, anche Wright
aveva contribuito a tale "rifinitura", e anche parecchio).
Era il vero primo cantante del gruppo, anche se come
è noto eramo tre i cantanti del gruppo: ovviamente Roger
Waters ed anche Richard Wright hanno cantato
(nel coro finale di ASOS nella parte Celestial Voice,
fra parentesi composta da Richard Wright, aveva cantato
persino Mason...); Gilmour primo cantante ma
sino ad Animals escluso, quando Waters ha voluto
rivendicare per sè tale ruolo. Gilmour c'è ancora (per fortuna!)
e ovviamente è molto presente nell'album.
Manca quindi "il cervello" dei Pink Floyd, ma Gilmour
e Wright nel frattempo hanno imparato ad arrangiarsi,
anche se non hanno mai potuto neppur lontanamente
gareggiare con Waters riguardo ai testi. D'altronde,
nei Pink Floyd precedenti a The Dark Side Of The Moon
la musica è di gran lunga preponderante rispetto ai
testi. E Wright sebbene abbia richiesto l'aiuto di
Anthony Moore per i testi del suo solista Broken China,
ha sempre dato molta più importanza alla musica
rispetto ai testi. In parte, anche se in modo più moderato,
cio' è vero anche per Gilmour.
Come avevo detto qualche tempo fa, nella maggior parte
dei pezzi che trovavo migliori dei Pink Floyd, i testi
erano assenti oppure come in Echoes occupavano un ruolo
in fondo marginale. Ho sempre trovato che i Pink Floyd diano
il meglio di sè stessi nei pezzi prevalentemente o anche
esclusivamente stumentali, a parte alcune eccezioni.
E The Endless River conferma questa mia opinione.
LA GRANDE SORPRESA.
Per prima cosa prego chi legge, se si trova in stato
ansioso oppure è un po' stressato (spero non debole
di cuore!), di prepararsi psicologicamente perché
quanto dirò fra poco potrebbe risultare traumatico.
Controllate la pressione arteriosa prima di leggere,
e se siete nervosi aspettate un momento in cui siete
più calmi, perché stò per dirvi qualcosa di pazzesco!
Pemettete quindi che metta degli spoiler, cioè quei puntini
su una sola riga che distanziano i testi: dovete scorrere
verso il fondo per molte righe prima che appaia lo scritto:
approffittatene per i controlli di cui ho detto sopra,
perché non vorrei nuocere alla vostra salute.
Se vi farà bene pensare che io sia impazzito oppure
rincitrullito, fatelo pure (c'è qualche possibilità
che possa essere vero... :-) ).
Per cui... SPOILER (Seguito da tre puntini in verticale)
S
P
O
I
L
E
R
.
.
.
L'ASCOLTO DI THE ENDLESS RIVER
Dopo il primo ascolto mi sono accorto che l'album suonava molto meglio
di quanto io mi fossi immaginato.
Allora ho proseguito, altri tre ascolti e mi sono accorto che...
TUTTI I PEZZI DEL CD MI PIACCIONO! NESSUNO ESCLUSO!
Lasciate perdere la "fame di buona musica":
QUESTA E' BUONA MUSICA, ANCHE A "STOMACO PIENO!".
Io lo preferisco a 5 album dei Pink Floyd precedenti, forse anche
a 6 album. Spero che non siate caduti dalla sedia.
ANISINA? L'unico difetto secondo me è quell'arrangiamento
di sax, ma siamo lontanissimi dal "liscio" dicui parlava Silvia.
NON E' suonato "alla orchestra Casadei" e non c'entra nulla
neppure con Dick Parry. Ma ANISINA è un bel pezzo, eccome!
ALLONS-Y(1). Secondo me NON LASCIA AFFATTO MOLTO A
DESIDERARE, non so come Silvia abbia avuto tale percezione,
ma i gusti sono un diritto di tutti e lei ha detto cio' che sentiva.
Per me va bene anche quel pezzo.
IT'S WHAT WE DO: ho già detto che non si puo' considerare
solamente un banale rifacimento di pezzi di
Shine On You Crazy Diamond,
qui non mi voglio dilungare oltre, ma vi prego di andarvi a
rilegggere quanto avevo scritto nel mio messaggio
precedente "Ambient: NON si ascolta coi criteri rock/pop!"
al riguardo della prima parte del CD. Ovviamente questa
mia considerazione riguarda anche gli altri due pezzi
della parte, THINGS LEFT UNSAID e EBB AND FLOW.
SUM e SKINS: sono d'accordo, sono proprio due bei
pezzi. Ma per me anche UNSUNG e ANISINA lo sono!
Terza parte: forse i due pezzi che mi piacciono di meno,
ma mi piacciono comunque, sono:
THE LOST ART OF CONVERSATION e TALKIN' HAWKIN':
Quest'ultima è una versione MOLTO ALTERNATIVA,
ossia parecchio differente, di KEEP TALKING, ma in una
chiave nettamente più "Ambient", come quasi tutto
il resto del disco, d'altronde. Fra i pezzi preferiti, oltre
allo struggente ma purtroppo troppo breve AUTUMN '68
(quasi un delitto non svilupparlo ultriormente, ma non credo
che sia stata "colpa" di Wright...) c'è il pezzo NIGHT LIGHT.
A proposito, lo sapete che l'organo liturgico a canne suonato
per quel pezzo da Richard Wright è proprio lo stesso che egli
suonò per la registrazione di Celestial Voices, parte finale di A
Saucerful Of Secrets: Celestial Voices è un'altra parte composta
da Richard Wright (oltre al precedente "Storm Signal")
che io per parecchio tempo avevo attribuito invece a Waters.
Quarta parte: la trovo molto molto bella. Mi piacciono davvero
molto CALLING e "EYES TO PEARLS", ma trovo bellissima
la non nominata da altri SURFACING: ma non vi siete accorti di
come sia bello il tema conduttore suonato da Gilmour con il
suo delicato eppure appassionato feeling? E veniamo all'ultimo brano,
l'unica canzone del CD: LOUDER THAN WORDS.
si, rispetto ad HIGH HOPES pare mancare di un finale incisivo e
molto emozionale come il suo assolo di slide guitar finale: è meno
"epica" ma del resto più inserita nell'ambiente generale dell'opera.
Il suo ritornello, o meglio l'incisivo (tecnicamente parlando) è
molto più quieto e meno d'effetto di quello di High Hopes, ma
in QUEL contesto non è poi male. Semmai non mi convincono tanto
le voci, forse l'età comincia a far sentire i suoi effetti anche sulla
voce di Gilmour, dopo che già da anni l'ha fatto con la voce di
Roger Waters. Ma ripeto, nel complesso la canzone è ben fatta
e ben suonata. E ora notate quel curioso giro di note che si sente
prorpio alla fine della canzone, poco prima e durante una voce
finale: andate a ripescare il primo pezzo del disco,
THING LEFT UNSAID, e nei primi 30 secondi di quel pezzo,
sullo sfondo udirete lo stesso identico giro di note! La cosa
ricorda vagamente la situazione della frase di The Wall che
viene iniziata nell'ultimo pezzo di quelll'album, Outside The Wall,
e che viene "terminata" invece nel pezzo d'apertura "In The Flesh?".
IL significato credo sia lo stesso: esprimere il concetto di Circolarità
dell'album e in un certo senso di "album che non finisce mai":
Un Fiume senza fine, cioè appunto: The Endless River.
Un po' come dire: abbiamo finito qui, ma vorremmo dare
l'impressione che non finisca mai.
Come prime impressioni e considerazioni sul CD penso
che possa bastare. Più avanti conto di aggiungere qualcosa
sulla versione del DVD che comprende altri pezzi.
Ciao
precedente, se ancora non l'avete fatto, quello che apre
il thread dal titolo:
"Ambient: NON si ascolta coi criteri rock/pop!"
E' assolutamente essenziale secondo me farlo PRIMA di
leggere queste mie prime impressioni e valutazioni
sull'album The Endless River. Preciso che sinora
mi sono limitato all'ascolto dei brani presenti sul CD,
benché abbia anche la versione in DVD coi suoi
brani aggiunti. Semmai in un secondo tempo
scriverò un altro articolo relativo alla versione DVD.
Ho ascoltato 4 volte (quattro) il CD, prima di decidermi
a "buttare giù" le mie prime impressioni. La quarta volta
non erano molto cambiate rispetto alla prima, se non
un po' in meglio. Forse ascoltandolo fra qualche mese
potrei scrivere cose un po' diverse, ma allora non sarebbero
"prime impressioni". Ovviamente quanto scrivo ora qui
NON è da prendere come una vera e propria "recensione",
semmai sono degli appunti e delle prime considerazioni,
che potrebbero anche cambiare nel tempo, è successo
con gli altri dischi (anche se difficilmente in modo "drastico",
tranne forse per Obscured By Clouds, in meglio).
Allora, dopo il primo ascolto ho constatato che effettivamente
l'album sembra proprio concepito *essenzialmente* come
album di musica "ambientale": se non è proprio quello che
avrebbe voluto Richard Wright, il quale infatti avrebbe desiderato
che The Division Bell fosse una specie di "concept-Ambient",
perlomeno ci si avvicina molto, certamente molto Molto MOLTO
di più di The Division Bell. E a mio parere "The Endless River"
è molto Molto MOLTO MIGLIORE di The Division Bell,
per non parlare di A Momentary Lapse Of Reason (Solamente
Napra e pochi altri ritengono AMLOR migliore o meno peggio
di The Division Bell).
Confermo che alcuni brani mi recano la sensazione di
non essere stati compiutamente sviluppati, compreso
quel bel tema di Autumn '68. Potrebbe anche essere
perché lo stesso Wright ne abbia abbandonato lo sviluppo
dopo che gli altri due avevano optato per altri pezzi.
A proposito è cursioso che l'album sia stato definito
il "Canto del Cigno" di Wright, però nella gran maggioranza
dei brani il nome di Gilmour appaia al primo posto nei crediti,
e in due casi senza neppure che sia citato Wright:
parlo dei brani "Anisina" della seconda parte, e "Calling"
nella quarta parte. Ma allora tutti quei brani di cui parlava Mason
nel suo libro, di cui sarebbe stato autore Wright e che lo stesso
avrebbe voluto in The Division Bell ma poi non ci sono andati
se non in qualche caso (ad esempio "Marooned"), sono qui
oppure fra quelle venti ore di registrazioni Gilmour
ha avuto cura di scegliere in modo tale da apparire comunque "in primo
piano" nei crediti?
E notare che nei tre brani della prima parte,
benché abbiano come primo accreditato Gilmour e
come secondo Wright, poi compare Wright come
primo strumentista nella lista degli esecutori:
il sospetto che in origine fosse in realtà proprio
Wright il primo ideatore di quei brani un po'
mi viene. Di solito Gilmour si è comportato
molto meglio di Waters riguardo al riconoscimento
dei meriti altrui, ma forse davanti alla prospettiva di
apparire lui, "capo" della band dopo la rottura con
Waters, come *secondo* compositore, forse
potrebbe avere avuto un po' di autoindulgenza...
ma forse non è così. Il fatto è che Gilmour (e in parte
anche Mason) ha aggiunto varie esecuzioni l'anno scorso,
questo forse potrebbe avere mutato l'equilibrio iniziale
dei pezzi (a favore di Gilmour, ovviamente).
Ma lasciamo stare qui la questione, e veniamo a
cose più importanti.
IL CERVELLO, L'ANIMA, IL CUORE DEI PINK FLOYD.
IL CERVELLO: ROGER WATERS.
Che ovviamente qui manca. E' colui che ha preso in mano il
gruppo quando le mattane di Barrett stavano per far andare
a ramengo i Pink Floyd, che lo ha guidato verso il successo
planetario partendo da una situazione che sembrava
pesantemente compromessa all'inizio del 1968.
E' colui che ha concepito "l'architettura" degli album
dei Pink Floyd, che li ha strutturati, seguendo un filo
sempre mutevole nel tempo che dalle sperimentazioni
"quasi estreme" di A Saucerful Of Secrets e Ummagumma
percorrendo via via le suite di Atom Heart Mother ed Echoes,
è approdato ai popolarissimi e "vincenti" concept-album,
da The Dark Side Of The Moon in poi.
L'ANIMA: RICHARD WRIGHT.
Che è mancato purtroppo nel senso più definitivo, ma che
è ben presente nella musica di questo The Endless River,
senz'altro più del precedente The Division Bell.
Richard Wright era colui che più si allontanava dagli
schemi consueti del rock e del pop, un amante del Jazz,
della musica Classica e Sperimentale Contemporanea
alla Karlheinz Stockhausen con un "tocco" di John Cage,
e anche delle scale orientali, addirittura aveva creato
delle proprie scale "fuori standard"
(secondo sua ammissione) .
Wrigth è stato definito recentemente *la vera anima
del Pink Floyd Sound* dagli stessi Gilmour e Mason.
Sue le atmosfere sognanti, "sospese", talvolta
quasi ipnotiche, altre volte spaziali e "ultraterrene",
proiettate idealmente verso il Mistero, l'Infinito,
cio' che stà oltre l'apparenza materiale; suoi i tappeti
di tastiere che costituivano lo sfondo onirico-ambientale
del Pink Floyd Sound. Se Ungaretti ha scritto
"m'illumino d'immenso", Wrigt avrebbe potuto dire
"io SUONO l'immenso".
IL CUORE: DAVID GILMOUR.
E' colui che ha portato un fondamentale contributo
per far scaturire le emozioni istintive della bellezza,
della passionalità del suono. Colui che aggiungeva
Pathos agli album, coi suoi assoli, con il suo grande
senso melodico, che "rifiniva" i concept-album
ideati da Waters (per The Dark Side Of The Moon
e Shine On You Crazy Diamond, anche Wright
aveva contribuito a tale "rifinitura", e anche parecchio).
Era il vero primo cantante del gruppo, anche se come
è noto eramo tre i cantanti del gruppo: ovviamente Roger
Waters ed anche Richard Wright hanno cantato
(nel coro finale di ASOS nella parte Celestial Voice,
fra parentesi composta da Richard Wright, aveva cantato
persino Mason...); Gilmour primo cantante ma
sino ad Animals escluso, quando Waters ha voluto
rivendicare per sè tale ruolo. Gilmour c'è ancora (per fortuna!)
e ovviamente è molto presente nell'album.
Manca quindi "il cervello" dei Pink Floyd, ma Gilmour
e Wright nel frattempo hanno imparato ad arrangiarsi,
anche se non hanno mai potuto neppur lontanamente
gareggiare con Waters riguardo ai testi. D'altronde,
nei Pink Floyd precedenti a The Dark Side Of The Moon
la musica è di gran lunga preponderante rispetto ai
testi. E Wright sebbene abbia richiesto l'aiuto di
Anthony Moore per i testi del suo solista Broken China,
ha sempre dato molta più importanza alla musica
rispetto ai testi. In parte, anche se in modo più moderato,
cio' è vero anche per Gilmour.
Come avevo detto qualche tempo fa, nella maggior parte
dei pezzi che trovavo migliori dei Pink Floyd, i testi
erano assenti oppure come in Echoes occupavano un ruolo
in fondo marginale. Ho sempre trovato che i Pink Floyd diano
il meglio di sè stessi nei pezzi prevalentemente o anche
esclusivamente stumentali, a parte alcune eccezioni.
E The Endless River conferma questa mia opinione.
LA GRANDE SORPRESA.
Per prima cosa prego chi legge, se si trova in stato
ansioso oppure è un po' stressato (spero non debole
di cuore!), di prepararsi psicologicamente perché
quanto dirò fra poco potrebbe risultare traumatico.
Controllate la pressione arteriosa prima di leggere,
e se siete nervosi aspettate un momento in cui siete
più calmi, perché stò per dirvi qualcosa di pazzesco!
Pemettete quindi che metta degli spoiler, cioè quei puntini
su una sola riga che distanziano i testi: dovete scorrere
verso il fondo per molte righe prima che appaia lo scritto:
approffittatene per i controlli di cui ho detto sopra,
perché non vorrei nuocere alla vostra salute.
Se vi farà bene pensare che io sia impazzito oppure
rincitrullito, fatelo pure (c'è qualche possibilità
che possa essere vero... :-) ).
Per cui... SPOILER (Seguito da tre puntini in verticale)
S
P
O
I
L
E
R
.
.
.
L'ASCOLTO DI THE ENDLESS RIVER
Dopo il primo ascolto mi sono accorto che l'album suonava molto meglio
di quanto io mi fossi immaginato.
Allora ho proseguito, altri tre ascolti e mi sono accorto che...
TUTTI I PEZZI DEL CD MI PIACCIONO! NESSUNO ESCLUSO!
Lasciate perdere la "fame di buona musica":
QUESTA E' BUONA MUSICA, ANCHE A "STOMACO PIENO!".
Io lo preferisco a 5 album dei Pink Floyd precedenti, forse anche
a 6 album. Spero che non siate caduti dalla sedia.
ANISINA? L'unico difetto secondo me è quell'arrangiamento
di sax, ma siamo lontanissimi dal "liscio" dicui parlava Silvia.
NON E' suonato "alla orchestra Casadei" e non c'entra nulla
neppure con Dick Parry. Ma ANISINA è un bel pezzo, eccome!
ALLONS-Y(1). Secondo me NON LASCIA AFFATTO MOLTO A
DESIDERARE, non so come Silvia abbia avuto tale percezione,
ma i gusti sono un diritto di tutti e lei ha detto cio' che sentiva.
Per me va bene anche quel pezzo.
IT'S WHAT WE DO: ho già detto che non si puo' considerare
solamente un banale rifacimento di pezzi di
Shine On You Crazy Diamond,
qui non mi voglio dilungare oltre, ma vi prego di andarvi a
rilegggere quanto avevo scritto nel mio messaggio
precedente "Ambient: NON si ascolta coi criteri rock/pop!"
al riguardo della prima parte del CD. Ovviamente questa
mia considerazione riguarda anche gli altri due pezzi
della parte, THINGS LEFT UNSAID e EBB AND FLOW.
SUM e SKINS: sono d'accordo, sono proprio due bei
pezzi. Ma per me anche UNSUNG e ANISINA lo sono!
Terza parte: forse i due pezzi che mi piacciono di meno,
ma mi piacciono comunque, sono:
THE LOST ART OF CONVERSATION e TALKIN' HAWKIN':
Quest'ultima è una versione MOLTO ALTERNATIVA,
ossia parecchio differente, di KEEP TALKING, ma in una
chiave nettamente più "Ambient", come quasi tutto
il resto del disco, d'altronde. Fra i pezzi preferiti, oltre
allo struggente ma purtroppo troppo breve AUTUMN '68
(quasi un delitto non svilupparlo ultriormente, ma non credo
che sia stata "colpa" di Wright...) c'è il pezzo NIGHT LIGHT.
A proposito, lo sapete che l'organo liturgico a canne suonato
per quel pezzo da Richard Wright è proprio lo stesso che egli
suonò per la registrazione di Celestial Voices, parte finale di A
Saucerful Of Secrets: Celestial Voices è un'altra parte composta
da Richard Wright (oltre al precedente "Storm Signal")
che io per parecchio tempo avevo attribuito invece a Waters.
Quarta parte: la trovo molto molto bella. Mi piacciono davvero
molto CALLING e "EYES TO PEARLS", ma trovo bellissima
la non nominata da altri SURFACING: ma non vi siete accorti di
come sia bello il tema conduttore suonato da Gilmour con il
suo delicato eppure appassionato feeling? E veniamo all'ultimo brano,
l'unica canzone del CD: LOUDER THAN WORDS.
si, rispetto ad HIGH HOPES pare mancare di un finale incisivo e
molto emozionale come il suo assolo di slide guitar finale: è meno
"epica" ma del resto più inserita nell'ambiente generale dell'opera.
Il suo ritornello, o meglio l'incisivo (tecnicamente parlando) è
molto più quieto e meno d'effetto di quello di High Hopes, ma
in QUEL contesto non è poi male. Semmai non mi convincono tanto
le voci, forse l'età comincia a far sentire i suoi effetti anche sulla
voce di Gilmour, dopo che già da anni l'ha fatto con la voce di
Roger Waters. Ma ripeto, nel complesso la canzone è ben fatta
e ben suonata. E ora notate quel curioso giro di note che si sente
prorpio alla fine della canzone, poco prima e durante una voce
finale: andate a ripescare il primo pezzo del disco,
THING LEFT UNSAID, e nei primi 30 secondi di quel pezzo,
sullo sfondo udirete lo stesso identico giro di note! La cosa
ricorda vagamente la situazione della frase di The Wall che
viene iniziata nell'ultimo pezzo di quelll'album, Outside The Wall,
e che viene "terminata" invece nel pezzo d'apertura "In The Flesh?".
IL significato credo sia lo stesso: esprimere il concetto di Circolarità
dell'album e in un certo senso di "album che non finisce mai":
Un Fiume senza fine, cioè appunto: The Endless River.
Un po' come dire: abbiamo finito qui, ma vorremmo dare
l'impressione che non finisca mai.
Come prime impressioni e considerazioni sul CD penso
che possa bastare. Più avanti conto di aggiungere qualcosa
sulla versione del DVD che comprende altri pezzi.
Ciao
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* it.fan.musica.pink-floyd *
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