Valerio HT
2017-08-31 16:43:17 UTC
D'altronde nei dischi targati Pink Floyd
post-Waters si sente la mancanza di Waters... o più precisamente
del Waters degli anni 1968-1976 (da A Saucerful Of Secrets ad Animals,
in pratica...).
Forse c'è una spiegazione da aggiungere, anche se per chi conoscapost-Waters si sente la mancanza di Waters... o più precisamente
del Waters degli anni 1968-1976 (da A Saucerful Of Secrets ad Animals,
in pratica...).
sufficientemente gl'interessi musicali dei singoli membri del gruppo
sarebbe superflua. Ed è semplice. Se da una parte Roger Waters non
sentiva più bisogno degli altri ex-soci, anzi li avvertiva ormai
come "un peso", dall'altra gl'interessi musicali e anche la voglia
di avere un loro spazio espressivo soprattutto di Wright e Gilmour
(scritti in tale ordine non per caso) non erano più compatibili
col Roger Waters post-Animals, anche se per Gilmour ci fu ancora
un po' di spazio per The Wall.
Ecco perché ho spcecificato il Roger Waters da A Saucerful Of Secrets
sino ad Animals (compresi tali due album, fra loro diversissimi, e
che curiosamente nonostante ciò sono stati per molti anni i due album
dei Pink Floyd preferiti da Nick Mason, ma non dagli altri 3 membri
del gruppo)
Ma c'è una cosa di cui nessuno parla, eppure a me sembra evidente.
Nella musica presente in "Endless River", materiale delle sessioni
di The Division Bell poi escluso dall'album, si avverte spesso che
i pezzi erano presenti in forma non completata (proprio perché
erano stati scartati), a volte sembrano poco più che dei "demo",
anche se Gilmour e in parte Mason hanno aggiunto delle parti
registrate nel 2013 per dargli un aspetto di completezza.
Il fatto è che mancava proprio chi invece avrebbe
voluto completare già nel 1993 quei pezzi e realizzare un album
abbastanza diverso da The Division Bell: Richard Wright,
ovviamente. Che era interessato a realizzare un album con
impostazione più "ambientale" e meno cantata di The Division Bell.
Le cose in realtà sono più complesse... in origine il progetto
proposto da Wright era di fare un album doppio con un disco
essenzialmente composto da canzoni pop-rock, e un altro di
musica strumentale e tendenzialmente "ambientale"
Ma a Gilmour e Wright non piaceva troppo l'idea di un disco
interamente strumentale e tendenzialmente "Ambient", e inoltre
reputavano (probabilmente non a torto) che realizzare tale disco doppio
fosse anche meno conveniente da un punto di vista commerciale.
Perciò essi proposero di unire le due cose in un unico disco,
ma di fatto The Division Bell ha spazi ridotti per i pezzi
"ambientali" (come "Cluster One" e *in senso lato* "Marooned")
e invece da molto più spazio ai pezzi in formato canzone.
La cosa non andava tanto bene per Wright, ma Gilmour e Mason
erano in maggioranza (e Gilmour era il leader della band,
anche se dava meno peso alla cosa rispetto a Roger Waters)
Ciò determinò le scelte dei brani per The Division Bell,
in cui il tentativo di fare qualche innovazione presente in
The Endless River risulta molto attenuato. E ci sono pezzi
come "Poles Apart" o "Coming Back To Life" che io trovo
molto meno buoni e interessanti di vari pezzi di
The Endless River: questo perché a David Gilmour piaceva
anche fare quel tipo di pezzi.
Quindi nel 1993 vi erano delle differenze anche fra ciò
che interessava a Gilmour e ciò che interessava a Wright.
Ciò non ha impedito che Wright suonasse delle parti
nel disco On an Island di Gilmour, e che abbia partecipato
al tour dello stesso nel 2006. Che riscosse successo
assai più per i pezzi "vecchi" dei Pink Floyd che per
quelli del Gilmour solista (e ciò non sorprende, ovviamente).
Ma Wright nel 1995 si era dichiarato insoddisfatto
dell'album The Division Bell. Aveva voluto realizzare
un suo album solista, Broken China, avvalendosi per
i testi, la programmazione del computer e alcuni
arrangiamenti dell'opera di Anthony Moore:
Moore è un musicista piuttosto portato alla sperimentazione,
e ha collaborato negli ultimi lavori dei Pink Floyd
"post-Waters".
Broken China è un album a tratti "fragile", con tempi spesso
lenti e il cantato di Wright spesso appare poco soddisfacente,
ma è l'unico esempio di concept album realizzato da un musicista dei
Pink Floyd diverso da Roger Waters. Il suo tema è la storia della
depressione della moglie di Richard Wright: certamente più privato
rispetto alle tematiche globali e politico-sociali di Roger Waters
(dove comunque trovano spazio anche evidenti riferimenti
alla vita personale di Waters), ma comunque è un concept album,
cosa che David Gilmour avrebbe voluto tentare nel primo album
post Waters (A momentary lapse of reason, che io considero
il peggiore a nome dei Pink Floyd), ma non gli riuscì e
quindi il risultato fu AMLOR.
Nel 1996 Gilmour disse che forse i Pink Floyd ormai non
avevano più nulla di nuovo da dire... beh, ma alla fine
del 1985 Waters aveva detto praticamente la stessa cosa:
i Pink Floyd avevano esaurito la loro forza creativa
come gruppo, quindi preferiva continuare come musicista
solista e cantautore.
Il fatto è che dopo l'esperienza non proprio entusiasmante
dell'album solista "About Face" (il secondo album solista
di Gilmour), Gilmour non se la sentiva di proseguire
esclusivamente col suo nome. E non aveva voglia di
smettere di fare album e tour. Quindi ne seguì l'incresciosa
battaglia legale contro Waters, dove Gilmour la spuntò
per un soffio e solo grazie al fatto che era appoggiato
da Nick Mason (da decenni amico di Waters ma a sua volta
assai poco propenso ad abbandonare il nome "Pink Floyd")
Se Wright non fosse di fatto costretto a escludersi
dai Pink Floyd in seguito ad un ultimatum di Waters
nel settembre 1979 (che comunque aveva anche qualche
ragione di farlo), sarebbe stata più facile per Gilmour
la contesa contro Waters. Ma la realtà è che nel 1979
Gilmour era d'accordo con Waters per escludere Wright
dal gruppo, anche se in seguito avrebbe accusato Waters
della cosa e persino di "avere distrutto" Richard Wright
come musicista. Mentre Wright ammise di avere avuto un
periodo di vari anni di crisi personale, ma le cui cause
originali non c'entravano molto con Waters, anche se poi
si aggiunse anche Waters fra le cause della crisi di
Wright. Questioni di punti di vista, oppure questione
di opportunismo di Gilmour? Qualche fatto depone a favore
della seconda ipotesi.
Ad esempio, quando uscì "About Face" nel 1984,
Gilmour fu intervistato anche da un giornalista
della nota rivista musicale italiana "Ciao 2001".
Assumendo come vera che l'intervista riporti correttamente
quanto detto in quella occasione da Gilmour, quando il
gionrlista lo interrò sulla questione dell'abbandono
di Rick Wright, Gilmour rispose che "Wright avrebbe potuto
rimanere o uscire fuori dal gruppo, ha scelto di uscire
e forse è stato meglio così" (il giornalista riportava anche
che dicendo ciò Gilmour aveva fatto un sorriso ironico).
Solamente due anni dopo, all'epoca della battaglia legale
contro Waters per l'acquisizione del diritto di poter
usare il nome del gruppo e anche varie strumentazioni
e altri beni dello stesso, Gilmour però disse cose
piuttosto diverse sulla questione di cui sopra...
Waters riportò che quando disse a Gilmour nel 1979 che aveva
intenzione di far uscire Wright dal gruppo, non solo Gilmour
si dichiarò d'accordo, ma propose anche di far uscire
Nick Mason, in quanto non abbastanza professionale.
Non mi risulta che vi fosssero testimoni per l'episodio
citato da Waters, tranne lui e Gilmour, che se ne guardò
bene dal confermare quanto detto da Waters.
Mi spiace di dover scrivere certe cose, ma se le trovo vere
mi sento che sia giusto scriverle: se Roger Waters ha "peccato"
di eccessivo autoritarismo e del fatto che voleva *unilateralmente*
far sciogliere i Pink Floyd (vedi NOTA 1 poco oltre),
sospetto fortemente che Gilmour abbia agito in maniera assai
opportunista, dicendo le cose che in ogni dato momento gli
conveniva dire. Nel 1979 non era più molto affezionato a Wright
(e ancor meno a Mason, ma se dovessi spiegare il perché questo
post diverrebbe chilometrico...), mentre nonostante i dissidi
sule scelte dei pezzi per The Division Bell, probabilmente
si riaffezionò a Wright in occasione del Tour del 2006.
In effetti alla notizia della morte di Richard Wright
ironia vuole il 15 settembre 2008 (il 15 settembre 1975
fu la data ufficiale di uscita dell'album "Wish You Were Here",
quello preferito da Wright e pare anche da Gilmour,
seppur di poco rispetto a The Dark Side Of The Moon),
Gilmour pianse realmente. Ma se si approfondisce la storia
dei Pink Floyd, si scopre che è ricca di ambiguità e
talvolta anche di contraddizioni.
Le personalità dei Pink Floyd, soprattutto quella di Waters
in particolare, sono complesse, e non si possono valutare
e tantomeno giudicare in modo semplice.
NOTA 1: In anni recenti Roger Waters disse che era giusto
e anche necessario aver voluto uscire dal gruppo, ma che
per decidere pure dello scioglimento dello stesso, avrebbe
dovuto farlo non in maniera unilaterale, ossia da solo
non tenendo in alcun conto il parere degli altri due
rimasti nel gruppo: possiamo considerare tale cosa
come un'ammissione sia pure un po' indiretta da
parte di Waters che in effetti in quella occasione
fu un po' troppo autoritario ed egocentrico.
Per il momento, termino qui...
Chi voglia intervenire, è invitato a farlo (per quelli,
forse pochi,che saranno a leggere, e per gli ancora più pochi
che abbiano voglia di dire la loro...)
Ho cercato di essere il più oggettivo possibile, certamente
su tali questioni è un po' difficile essere al 100% oggettivi,
perché dovremmo staccarci del tutto dalle nostre emozioni,
e non so nemmeno se questo sia giusto, in fondo...
ciao e grazie...
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