CYM84LIN3
2007-05-12 13:46:52 UTC
Ahi ahi, caro Valerio!
Leggi un po' cosa ho trovato nella didascalia del commento su Summer' 68
presente sul libro "La storia dietro ogni canzone dei Pink Floyd" di
Cliff Jones, Tarab edizioni, 1997 nell'edizione italiana:
WRIGHT: voce solista, piano, organo Hammond, orchestrazione
WATERS: basso
GILMOUR: chitarre elettrica ed acustica, cori
MASON: batteria
*ABBEY ROAD SESSION POPS ORCHESTRA: ottoni*
Dunque pare non trattarsi di *mellotron* come da te contestatomi in un
post in cui io (giustamente?) avevo parlato di *trombe*
Puo' essere che le fonti di questo Jones siano imprecise, tra l'altro mi
pare che di questo volume fosse stato richiesto il ritiro dal commercio
da parte di Gilmour, pare per le didascalie su The Wall, invero alquanto
imprecise - ma forse anche alquanto scomode, visto che parlano di Jeff
Porcaro alla batteria e di Lee Ritenour alle chitarre....o puo' essere
anche che il mio orecchio sia ancora migliore di quello che credi,
perche' in quei suoni di *tromba* io ci sento delle dinamiche interne
che non mi paiono molto simili a quelle ingessate prodotte dal
mellotron. Intendo dire che anche quando il mellotron viene usato nel
classico registro standard di archi, *si sente* che non sono veri archi,
o almeno io lo sento.
Sul medesimo volume si trova poi anche la didascalia di Alan's
Psychedelic Breakfast. Magari aiuta a far luce sulla genesi e
l'esecuzione di questo brano, di cui qualcuno recentemente chiedeva lumi.
la didascalia dice quanto segue:
WATERS basso
GILMOUR basso (!?), chitarre acustica ed elettrica, lap steel guitar
doppiata
WRIGHT piano, organo Hammond
MASON batteria, montaggio dei nastri, *registrazioni casalinghe di Alan
Stiles*
ed ecco il commento al brano, di cui riporto i passaggi salienti
"Comunque, ammesso che il brano abbia delle origini specifiche, queste
sono da ricercare in una leggendaria performance che la band tenne
nell'autunno del '67 alla Roundhouse di Londra."
[sintetizzo] In quell'occasione mentre eseguivano una versione
particolarmente allucinata di Interstellar Overdrive, Barrett lascio'
cadere la chitarra sul pavimento, si allontano' dal palco, poi ritorno'
e si frisse un uovo, microfonando la cosa in modo tale che gli
scoppiettii dell'uovo fritto si assommassero al maelstrom psichedelico
fatto di eco e feedback.
[aggiungo] Forse questo antefatto diede loro l'idea usata
successivamente durante la suite The Man, che i Nostri eseguirono dal
vivo nel corso del '69, durante la quale mi pare che a un certo punto
smettessero di suonare e facessero colazione sul palco!
Riprendo a citare dal libro:
"Gli effetti sonori per questo prolungato esercizio di musique concrète
vennero registrati nella cucina della casa che Nick Mason aveva a
Islington, con un Revox da un quarto di pollice che il batterista usava
per realizzare tape loop sperimentali. Mentre Mason registrava, Alan
Stiles, il fido roadie dei P.F. [...] fornì un commento in diretta al
pasto da lui cucinato. Ogni porzione di nastro venne quindi montata ed
etichettata da Mason a seconda dei contenuti: uova fritte 1, bacon
fritto 2, fiocchi d'avena 3, lavaggio stoviglie 4 etc. Il montaggio
finale venne diviso in 3 parti, Rise and Shine, Sunny Side Up, Morning
Glory [...]"
"[..]quindi si passa a Morning Glory, un riferimento ai semi
dell'Ipomea, fortemente allucinogeni, dei quali lo stesso Stiles era
particolarmente ghiotto. La canzone termina con il rumore di stoviglie
lavate e di un rubinetto che gocciola (se si ascolta con attenzione si
puo' udire anche il rumore delle auto che passano davanti casa di Mason)
[io mai sentite] [...]
"Sebbene la band ritenesse che l'idea di principio fosse buona, quando
sentì il risultato finale si rese conto che l'esperimento lasciava
parecchio a desiderare, e cerco' di escluderlo dall'album. *Come osservò
Wright, era una cosa pretenziosa* [ma molto meno della tua vecchia
Sysyphus, caro Rick, forse perche' altri ci hanno messo le mani] e
l'unico risultato che poteva ottenere era quello di fare ridere la gente
- per certo non il risultato desiderato. [...]"
A me personalmente Alan's non ha mai fatto ridere, anzi era il commento
a molte mie domeniche mattina da studente liceale sfigato e mi faceva
sentire un po' meno sfigato. Le uova fritte anzi credo diano
un'atmosfera particolarmente accogliente al brano, del tutto confortante
e per nulla comica. Ma si sa, da 'sti Inglesi puoi aspettarti di tutto.
Leggi un po' cosa ho trovato nella didascalia del commento su Summer' 68
presente sul libro "La storia dietro ogni canzone dei Pink Floyd" di
Cliff Jones, Tarab edizioni, 1997 nell'edizione italiana:
WRIGHT: voce solista, piano, organo Hammond, orchestrazione
WATERS: basso
GILMOUR: chitarre elettrica ed acustica, cori
MASON: batteria
*ABBEY ROAD SESSION POPS ORCHESTRA: ottoni*
Dunque pare non trattarsi di *mellotron* come da te contestatomi in un
post in cui io (giustamente?) avevo parlato di *trombe*
Puo' essere che le fonti di questo Jones siano imprecise, tra l'altro mi
pare che di questo volume fosse stato richiesto il ritiro dal commercio
da parte di Gilmour, pare per le didascalie su The Wall, invero alquanto
imprecise - ma forse anche alquanto scomode, visto che parlano di Jeff
Porcaro alla batteria e di Lee Ritenour alle chitarre....o puo' essere
anche che il mio orecchio sia ancora migliore di quello che credi,
perche' in quei suoni di *tromba* io ci sento delle dinamiche interne
che non mi paiono molto simili a quelle ingessate prodotte dal
mellotron. Intendo dire che anche quando il mellotron viene usato nel
classico registro standard di archi, *si sente* che non sono veri archi,
o almeno io lo sento.
Sul medesimo volume si trova poi anche la didascalia di Alan's
Psychedelic Breakfast. Magari aiuta a far luce sulla genesi e
l'esecuzione di questo brano, di cui qualcuno recentemente chiedeva lumi.
la didascalia dice quanto segue:
WATERS basso
GILMOUR basso (!?), chitarre acustica ed elettrica, lap steel guitar
doppiata
WRIGHT piano, organo Hammond
MASON batteria, montaggio dei nastri, *registrazioni casalinghe di Alan
Stiles*
ed ecco il commento al brano, di cui riporto i passaggi salienti
"Comunque, ammesso che il brano abbia delle origini specifiche, queste
sono da ricercare in una leggendaria performance che la band tenne
nell'autunno del '67 alla Roundhouse di Londra."
[sintetizzo] In quell'occasione mentre eseguivano una versione
particolarmente allucinata di Interstellar Overdrive, Barrett lascio'
cadere la chitarra sul pavimento, si allontano' dal palco, poi ritorno'
e si frisse un uovo, microfonando la cosa in modo tale che gli
scoppiettii dell'uovo fritto si assommassero al maelstrom psichedelico
fatto di eco e feedback.
[aggiungo] Forse questo antefatto diede loro l'idea usata
successivamente durante la suite The Man, che i Nostri eseguirono dal
vivo nel corso del '69, durante la quale mi pare che a un certo punto
smettessero di suonare e facessero colazione sul palco!
Riprendo a citare dal libro:
"Gli effetti sonori per questo prolungato esercizio di musique concrète
vennero registrati nella cucina della casa che Nick Mason aveva a
Islington, con un Revox da un quarto di pollice che il batterista usava
per realizzare tape loop sperimentali. Mentre Mason registrava, Alan
Stiles, il fido roadie dei P.F. [...] fornì un commento in diretta al
pasto da lui cucinato. Ogni porzione di nastro venne quindi montata ed
etichettata da Mason a seconda dei contenuti: uova fritte 1, bacon
fritto 2, fiocchi d'avena 3, lavaggio stoviglie 4 etc. Il montaggio
finale venne diviso in 3 parti, Rise and Shine, Sunny Side Up, Morning
Glory [...]"
"[..]quindi si passa a Morning Glory, un riferimento ai semi
dell'Ipomea, fortemente allucinogeni, dei quali lo stesso Stiles era
particolarmente ghiotto. La canzone termina con il rumore di stoviglie
lavate e di un rubinetto che gocciola (se si ascolta con attenzione si
puo' udire anche il rumore delle auto che passano davanti casa di Mason)
[io mai sentite] [...]
"Sebbene la band ritenesse che l'idea di principio fosse buona, quando
sentì il risultato finale si rese conto che l'esperimento lasciava
parecchio a desiderare, e cerco' di escluderlo dall'album. *Come osservò
Wright, era una cosa pretenziosa* [ma molto meno della tua vecchia
Sysyphus, caro Rick, forse perche' altri ci hanno messo le mani] e
l'unico risultato che poteva ottenere era quello di fare ridere la gente
- per certo non il risultato desiderato. [...]"
A me personalmente Alan's non ha mai fatto ridere, anzi era il commento
a molte mie domeniche mattina da studente liceale sfigato e mi faceva
sentire un po' meno sfigato. Le uova fritte anzi credo diano
un'atmosfera particolarmente accogliente al brano, del tutto confortante
e per nulla comica. Ma si sa, da 'sti Inglesi puoi aspettarti di tutto.