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Summer '68 e la colazione psichedelica di Alan Stiles
(troppo vecchio per rispondere)
CYM84LIN3
2007-05-12 13:46:52 UTC
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Ahi ahi, caro Valerio!
Leggi un po' cosa ho trovato nella didascalia del commento su Summer' 68
presente sul libro "La storia dietro ogni canzone dei Pink Floyd" di
Cliff Jones, Tarab edizioni, 1997 nell'edizione italiana:

WRIGHT: voce solista, piano, organo Hammond, orchestrazione
WATERS: basso
GILMOUR: chitarre elettrica ed acustica, cori
MASON: batteria
*ABBEY ROAD SESSION POPS ORCHESTRA: ottoni*

Dunque pare non trattarsi di *mellotron* come da te contestatomi in un
post in cui io (giustamente?) avevo parlato di *trombe*
Puo' essere che le fonti di questo Jones siano imprecise, tra l'altro mi
pare che di questo volume fosse stato richiesto il ritiro dal commercio
da parte di Gilmour, pare per le didascalie su The Wall, invero alquanto
imprecise - ma forse anche alquanto scomode, visto che parlano di Jeff
Porcaro alla batteria e di Lee Ritenour alle chitarre....o puo' essere
anche che il mio orecchio sia ancora migliore di quello che credi,
perche' in quei suoni di *tromba* io ci sento delle dinamiche interne
che non mi paiono molto simili a quelle ingessate prodotte dal
mellotron. Intendo dire che anche quando il mellotron viene usato nel
classico registro standard di archi, *si sente* che non sono veri archi,
o almeno io lo sento.

Sul medesimo volume si trova poi anche la didascalia di Alan's
Psychedelic Breakfast. Magari aiuta a far luce sulla genesi e
l'esecuzione di questo brano, di cui qualcuno recentemente chiedeva lumi.

la didascalia dice quanto segue:
WATERS basso
GILMOUR basso (!?), chitarre acustica ed elettrica, lap steel guitar
doppiata
WRIGHT piano, organo Hammond
MASON batteria, montaggio dei nastri, *registrazioni casalinghe di Alan
Stiles*

ed ecco il commento al brano, di cui riporto i passaggi salienti

"Comunque, ammesso che il brano abbia delle origini specifiche, queste
sono da ricercare in una leggendaria performance che la band tenne
nell'autunno del '67 alla Roundhouse di Londra."

[sintetizzo] In quell'occasione mentre eseguivano una versione
particolarmente allucinata di Interstellar Overdrive, Barrett lascio'
cadere la chitarra sul pavimento, si allontano' dal palco, poi ritorno'
e si frisse un uovo, microfonando la cosa in modo tale che gli
scoppiettii dell'uovo fritto si assommassero al maelstrom psichedelico
fatto di eco e feedback.

[aggiungo] Forse questo antefatto diede loro l'idea usata
successivamente durante la suite The Man, che i Nostri eseguirono dal
vivo nel corso del '69, durante la quale mi pare che a un certo punto
smettessero di suonare e facessero colazione sul palco!

Riprendo a citare dal libro:

"Gli effetti sonori per questo prolungato esercizio di musique concrète
vennero registrati nella cucina della casa che Nick Mason aveva a
Islington, con un Revox da un quarto di pollice che il batterista usava
per realizzare tape loop sperimentali. Mentre Mason registrava, Alan
Stiles, il fido roadie dei P.F. [...] fornì un commento in diretta al
pasto da lui cucinato. Ogni porzione di nastro venne quindi montata ed
etichettata da Mason a seconda dei contenuti: uova fritte 1, bacon
fritto 2, fiocchi d'avena 3, lavaggio stoviglie 4 etc. Il montaggio
finale venne diviso in 3 parti, Rise and Shine, Sunny Side Up, Morning
Glory [...]"
"[..]quindi si passa a Morning Glory, un riferimento ai semi
dell'Ipomea, fortemente allucinogeni, dei quali lo stesso Stiles era
particolarmente ghiotto. La canzone termina con il rumore di stoviglie
lavate e di un rubinetto che gocciola (se si ascolta con attenzione si
puo' udire anche il rumore delle auto che passano davanti casa di Mason)
[io mai sentite] [...]
"Sebbene la band ritenesse che l'idea di principio fosse buona, quando
sentì il risultato finale si rese conto che l'esperimento lasciava
parecchio a desiderare, e cerco' di escluderlo dall'album. *Come osservò
Wright, era una cosa pretenziosa* [ma molto meno della tua vecchia
Sysyphus, caro Rick, forse perche' altri ci hanno messo le mani] e
l'unico risultato che poteva ottenere era quello di fare ridere la gente
- per certo non il risultato desiderato. [...]"

A me personalmente Alan's non ha mai fatto ridere, anzi era il commento
a molte mie domeniche mattina da studente liceale sfigato e mi faceva
sentire un po' meno sfigato. Le uova fritte anzi credo diano
un'atmosfera particolarmente accogliente al brano, del tutto confortante
e per nulla comica. Ma si sa, da 'sti Inglesi puoi aspettarti di tutto.
Marco
2007-05-13 16:33:01 UTC
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Post by CYM84LIN3
Dunque pare non trattarsi di *mellotron* come da te contestatomi in un
post in cui io (giustamente?) avevo parlato di *trombe*
Se posso permettermi... Sul fatto che si tratti di una tromba non credo
possano esserci dubbi. Il timbro, le 'sporcature' - dovute al rumore del
soffio catturato dal microfono - e le dissonanze sulle note più acute sono
difficilmente riproducibili anche con le tastiere più moderne, figuramoci
con un mellotron di 37 anni fa. E poi le trombe vere le avevano appena usate
per la suite...

Marco
CYM84LIN3
2007-05-13 16:50:24 UTC
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Post by Marco
Post by CYM84LIN3
Dunque pare non trattarsi di *mellotron* come da te contestatomi in un
post in cui io (giustamente?) avevo parlato di *trombe*
Se posso permettermi... Sul fatto che si tratti di una tromba non credo
possano esserci dubbi. Il timbro, le 'sporcature' - dovute al rumore del
soffio catturato dal microfono - e le dissonanze sulle note più acute sono
difficilmente riproducibili anche con le tastiere più moderne, figuramoci
con un mellotron di 37 anni fa. E poi le trombe vere le avevano appena usate
per la suite...
Marco
Ma infatti, proprio questo intendevo dire.
Pero' a quanto pare non a tutti la cosa risulta evidente.
Valerio HT
2007-05-14 03:13:14 UTC
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Post by Marco
Post by CYM84LIN3
Dunque pare non trattarsi di *mellotron* come da te contestatomi in un
post in cui io (giustamente?) avevo parlato di *trombe*
Se posso permettermi... Sul fatto che si tratti di una tromba non credo
possano esserci dubbi. Il timbro, le 'sporcature' - dovute al rumore del
soffio catturato dal microfono -
Valerio HT:
E la stessa cosa si faceva per i suoni del Mellotron: si prendevano dei
microfoni e si registravano gli strumenti reali, come si faceva per i
nastri di un multitraccia analogico o come si fa ora per un sistema di
registrazione digitale. E come in quel caso, il suono registrato va
a finire su di un nastro analogico, uno dei tanti usati all'interno di
un Mellotron: l'unica differenza di sostanza è che mentre il nastro
usato per il multitracce è in un registratore, che poi a sua volta
servirà come fonte per il missaggio sul nastro master, il nastro usato
per il Mellotron è lo stesso su un registratore, ma poi va montato su
di un Mellotron, appunto.
Sono però possibili due differenze "vere", anzi una è anche sicura...
1) La vera differenza la puo' creare la maggiore velocità usata per il
multitracce, che permette una risposta in frequenza più lineare
soprattutto per gli acuti e anche un miglior rapporto segnale/disturbo.
Premettendo che io, bene o male, ho fatto il fonico in studio di
registrazione per parecchi anni (certo, non pretendo mica di essere
stato "un mago" come qualcuno di Abbey Road...), ma anche stando alla
pura logica: se il rumore del soffio nella tromba catturato dal
microfono riesci a sentirlo ascoltando *un nastro* registrato da quel
microfono (anzi, persino dal disco ricavato da quel
nastro), come mai NON dovresti sentirlo ascoltando *sempre un nastro*
registrato da un microfono, visto che il Mellotron in sostanza è un
"riproduttore di nastri ricavati da registrazioni delle note di
strumenti veri", ovvero il corrispondente di un attuale "play sampler"?

Anzi, rispetto ai primi campionatori e play samplers, che a causa della
memoria RAM limitata non potevano in genere associare ad ogni semitono
un diverso campionamento (chi abbia avuto fra le mani un Mirage o anche
un molto migliore Akai 900 ne dovrebbe sapere qualcosa...), il Mellotron
"si permetteva il lusso" di avere un nastro individuale per ogni singolo
tasto, cosa che permetteva di non alterare le formanti dei suoni
(per non parlare del fatto che il Mirage campionava a soli 8 bit di
risoluzione e l'AKAI 900 a 12, comunque insufficienti...). E difatti,
anche se qualcuno potrebbe pensare il contrario, in una esecuzione
su Mellotron il suono in genere era comunque pur sempre un po' più
realistico di quello dei primi campionatori digitali: perché il
riprodurre i sample a velocità diverse da quella di registrazione altera
inesorabilmente LE FORMANTI del suono, insomma il problema tipico
anche dell'effetto noto come "Pitch Shifter" reso famoso dallo
Harmonizer. L'Akai 900 e il 1000 utilizzavano un'altro sistema di
"interpolazione matematica" invece che l'azione sulla velocità di
riconversione dei convertitori Digitali-Analogici (DAC), ma cio' non
risolveva il problema... anche se ad un orecchio "poco raffinato"
esso poteva sfuggire, soprattutto per suoni poco ricchi di formanti
vistose e con molti campionamenti (esempio tipico: i set di percussioni
e batterie... che oltrettutto già di loro in genere sono suoni a
tonalità "poco focalizzata", non certo come una tromba o un violino).
Ecco, almeno QUEL problema, il Mellotron "in teoria" non lo aveva.
In pratica spesso si... perché "l'accordatura" o meglio la velocità di
sampling dei nastri veniva alterata da un brusco sbalzo di temperatura,
da un ambiente troppo umido, etc... e poi pesava un quintale!
Era insomma una gran rottura di balle, come strumento ;-)
Per le esecuzioni live fu prodotto il 400 che pesava "solamente"
(si fa per dire...) circa 60 chili...

2) Bastava che non si pretendesse un realismo anche nell'inviluppo,
poiché come è noto sui fiati l'inviluppo può variare molto anche su note
contigue (anche l'inviluppo armonico, non solamente quello del livello
totale del suono... ossia anche il l'inviluppo del "colore", del
contenuto di armonici). Stesso discorso per esecuzioni con modulazione
variabile, diciamo più in generale dalle espressioni particolari che
l'interprete umano reale suonatore dello strumento puo' dare:
certamente il sassofono si presta poco alla "emulazione meccanica"...
per fare un esempio assai palese.

Ma l'inviluppo e più in generale l'espressione sulle note delle trombe
di "Summer '68" quanto variano, realmente? Hanno degli andamenti
"impossibili" per un Mellotron? Proviamo a riascoltarli attentamente...

Mi è capitato molti anni fa di ascoltare in studio di registrazione un
vero Mellotron con la cartuccia di nastri che conteneva un suoni di
trombe, certo in quel momento mentre ascoltavo i suoni del Mellotron
Mark II già un po' vecchio (le testine erano già state smagnetizzate, ma
si era anche cambiato tutto il blocco delle testine, perché col tempo
inevitabilmente si logoravano...) non avevo "sottomano" delle
registrazioni dirette di trombe (quelle fatte per il multitraccia, non
"i campionamenti" per il Mellotron...), e tantomeno delle trombe vere da
provare in studio...
Mi sembrava che "alla sporcatura naturale" del suono della tromba preso
da un microfono e registrato ad alta velocità su registratore
multitraccia, si aggiungesse quella specie di rumore aggiuntivo dovuto
appunto alle imperfezioni del sistema di registrazione e riproduzione
col Mellotron. E mi pare di aver riconosciuto tale tipo di rumore sulla
traccia del disco, in particolare del CD.

Ma potrei anche aver preso un granchio, come si suol dire... eppure, mi
pare proprio quel suono...

Poi, tu giustamente puoi e "devi" obiettare che in realtà il suono come
lo ascoltavo io non è la stessa cosa di quello poi presente sul master e
tantomeno sul disco, a causa di ben TRE passaggi (uno è la stessa stampa
del disco...) in più che venivano fatti. E infatti, già ascoltandolo dal
Master, il suono perdeva un po' chiarezza, definizione
e dinamica. E inoltre occorre sempre tenere ben presente che i nastri
usati sul Mellotron non hanno velocità molto elevate, comunque sono
più basse di quelle di un multitraccia che minimo andava a 38 cm/sec.
(per quelli professionali, per quelli "molto commerciali" ci poteva pure
essere il 19 cm/sec.), quando non addirittura a 76 cm/sec, quindi
certamente una qualità un po' inferiore vi era già in partenza.
Post by Marco
e le dissonanze sulle note più acute sono difficilmente riproducibili anche
con le tastiere più moderne,
Valerio HT:
Immagino tu voglia dire coi campionatori o "play sampler attuali"...
perché se come tastiere intendi dei sintetizzatori anche dotati di buone
"wave tables", mi pare abbastanza ovvio che non le riproducano bene...
Dipende dalla tecnologia del sistema di campionamento/riproduzione,
per il resto. Certo se tu alludi ai play sampler commerciali, è
senz'altro vero.
Post by Marco
figuramoci con un mellotron di 37 anni fa. E poi le trombe vere le avevano
appena usate per la suite...
Valerio HT:
Lo so... infatti come logica sembrerebbe anche plausibile. Ripeto, io mi
baso sul riconoscimento di un caratteristico rumore che conoscevo dal
nastro delle trombe del Mark II... che poi non era neppure una dotazione
"standard" di quello strumento (e quindi anche quello eventualmente
utilizzato da Wright sarà stato un set di nastri "custom").
Poi, è passato molto tempo da allora e non posso escludere che il mio
ricordo "acustico" sia meno preciso di quello che credo...
Un sistema comunque potrebbe esserci, verificare la resa e la
intonazione sugli acuti da una parte della suite dove ci sono le trombe,
peccato che laddove esse sono "più pompose", ossia nello stile di quelle
di Fat Old Sun, siano presenti altri ottoni e strumenti.

Un altro sistema, più diretto e probabilmente affidabile ma forse
difficilmente attuabile, sarebbe chiedere allo stesso Richard Wright
cosa avesse utilizzato, se trombe vere o Mellotron, per Summer '68...
Sperando che almeno lui se ne ricordi ;-DD .

Saluti
--
|*** it.fan.musica.pink-floyd *** ; se non l'hai gia' fatto,
| leggi per favore il manifesto del NG... :-)
| quando ti e' possibile, leggi anche le FAQ del NG
Seldon
2007-05-15 20:20:12 UTC
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Post by Valerio HT
Un altro sistema, più diretto e probabilmente affidabile ma forse
difficilmente attuabile, sarebbe chiedere allo stesso Richard Wright
cosa avesse utilizzato, se trombe vere o Mellotron, per Summer '68...
Sperando che almeno lui se ne ricordi ;-DD .
Un mio amico (Zio lo conosci anche tu credo) chiese via email a Dave
Stewart come aveva fatto i suoni di Sweet Dreams. Dave Stewart rispose
qualcos del tipo: "it's simply C64".
--
Seldon
http://digilander.libero.it/floyder
Il Web di it.fan.musica.pink-floyd
ZioArturone
2007-05-16 10:32:32 UTC
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Post by Seldon
Un mio amico (Zio lo conosci anche tu credo)
Lello?
--
Colui che tace quando ha torto... è un saggio.
Colui che tace quando ha ragione... è un fidanzato.


Z.
Seldon
2007-05-16 13:55:09 UTC
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Post by ZioArturone
Post by Seldon
Un mio amico (Zio lo conosci anche tu credo)
Lello?
.zzo.
Si proprio lui.

--
Seldon
http://digilander.libero.it/floyder
Il Web di it.fan.musica.pink-floyd

--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/

ZioArturone
2007-05-13 19:40:22 UTC
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Post by CYM84LIN3
*ABBEY ROAD SESSION POPS ORCHESTRA: ottoni*
Dunque pare non trattarsi di *mellotron* come da te contestatomi in un
post in cui io (giustamente?) avevo parlato di *trombe*
L'orchestra di cui sopra ha suonato solo nella suite che da il titolo al
disco,
Ho detto, torno nell'oblio. :-)
--
Colui che tace quando ha torto... è un saggio.
Colui che tace quando ha ragione... è un fidanzato.


Z.
Valerio HT
2007-05-14 03:34:20 UTC
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Post by ZioArturone
Post by CYM84LIN3
*ABBEY ROAD SESSION POPS ORCHESTRA: ottoni*
L'orchestra di cui sopra ha suonato solo nella suite che da il titolo al
disco,
Ho detto, torno nell'oblio. :-)
Valerio HT:
Oh, una bella improvvisata, ZioArturone! :-)
Si vede che l'aver letto di strumenti e tecniche ti ha dato un sia pur
momentano lampo d'interesse verso questo thread... ;-)
Comunque, è vero che in periodi passati parlavamo più spesso di
questioni legate gli stumenti, alla tecnica sia della loro costruzione
sia del loro utilizzo... e soprattutto se si parlava di chitarre, allora
eri molto più interessato :-)

Magari si potrebbe in effetti ritornare su quelle questioni, anche a me
interessano, come credo anche a Mazapegul e vari altri del NG.

Ciao, grazie e... se riesci a trovare qualche motivo di stimolo ancora,
"non sparire"... per favore . :-)
(Paolo, se sei in ascolto, puoi preparare un post di discussione circa
le differenze timbriche ed espressive delle varie chitarre? Oppure sulle
varie tecniche esecutive... eh, quello si attirerebbe ZioArturone! :-)
).

Ciao di nuovo
--
|*** it.fan.musica.pink-floyd *** ; se non l'hai gia' fatto,
| leggi per favore il manifesto del NG... :-)
| quando ti e' possibile, leggi anche le FAQ del NG
Huyg
2007-05-14 08:13:14 UTC
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Post by Valerio HT
Post by ZioArturone
Post by CYM84LIN3
*ABBEY ROAD SESSION POPS ORCHESTRA: ottoni*
L'orchestra di cui sopra ha suonato solo nella suite che da il titolo al
disco,
Ho detto, torno nell'oblio. :-)
Oh, una bella improvvisata, ZioArturone! :-)
Si vede che l'aver letto di strumenti e tecniche ti ha dato un sia pur
momentano lampo d'interesse verso questo thread... ;-)
Ma quali strumenti e tecniche!! Ha letto "tromba" e subito si è presentato!
mazapegul
2007-05-14 19:32:58 UTC
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Post by Valerio HT
(Paolo, se sei in ascolto, puoi preparare un post di discussione circa
le differenze timbriche ed espressive delle varie chitarre? Oppure sulle
varie tecniche esecutive... eh, quello si attirerebbe ZioArturone! :-)
in fatto di chitarre e tecniche chitarristiche ZioArturone ne sa
infinitamente piu' di me (ma in fatto di tempi in levare un po'
meno! :-)).

Fender Telecaster. e' il suono di cui mi sono "innamorato", ancor
prima di avvicinarmi alla chitarra elettrica, quando ancora non sapevo
che si trattava della Telecaster. mi piacevano le sonorita' overdrive-
taglienti che usava Barrett nelle ritmiche, soprattutto nei brani:
Astronomi Domine, Intertellar Overdrive, Lucifer Sam, Take Up Thy
Stethoscope And Walk e Vegetable Man. in seguito ho riconosciuto
sonorita' simili nel suono di Steve Wynn (cantante/chitarrista dei
Dream Syndicate), Dave Faulkner (cantante/chitarrista degli Hoodoo
Gurus) e Guy Kyser (cantante/chitarrista dei Thin White Rope), tutti
con Telecaster.
quel tipo particolare di suono, che potremmo definire sferragliante e
asciutto, con attacco deciso, lo si ottiene al meglio con un
amplificatore valvolare in overdrive e pick-up al ponte (single coil),
funziona molto bene anche con l'overdrive Ibanez Tube Screamer
(pedalino relativamente economico, che pare sia stato talvolta
utilizzato anche da Gilmour).

Fender Stratocaster. piu' versatile della sorella maggiore Telecaster,
dal personalissimo suono nitido e cristallino, forse il piu' celebre
nel rock. la Strato permette una maggiore selezione di timbriche
utilizzando 3 pickups per 5 cobinazioni. tendo a prediligere la
particolare timbrica "calda" che si ottiente combinando i due pickups
vicino al manico.

Gibson. senza addentrarsi nello specifico modello, Gibson rese celebre
il pickup double coil (o humbacker), mentre Fender utilizzava
originalmente single coil. il double coil venne inizialmente
progettato per limitare gli eventuali ronzii di rete emessi dal single
coil (che in realta venivano gia' attenuati utilizzando due single
coil in combinazione), ma le caratteristiche timbriche che lo resero
celebre erano dovute principalmente alla timbra piu' "grassa" e ricca
di armonici medio bassi, oltre che mandare l'ampli piu' facilmente in
saturazione avendo in uscita un segnale piu' potente del single coil.
tutto questo va pero' scapito della brillantezza timbrica, la
sonorita' risulta cioe' meno definita negli armonici acuti rispetto al
single coil. mi piace una definizione che diede Zappa, che utilizzava
Gibson quando voleva ottenere un suono da "porco sudato".

il pickup attivo. ne esistono di vari tipi, uno dei quali e'
utilizzato anche da Gilmour. offre diversi vantaggi. restituisce un
segnale gia' preamplificato (in genere utilizza la pila da 9 volts),
percio' ancora piu' potente dell'hambacker, meno soggetto ad
interferenze varie e piu' versatile per l'amplificazione. dal punto di
vista timbrico restituisce un sonorita' molto piu' equilibrata su
tutto lo spettro armonico, a scapito pero' della "personalita'" e
naturalezza del suono.

sulla timbrica, e sulla particolare "voce" di qualsiasi chitarra,
influiscono tantissimo anche i legni, materiali in generale, e
caratteristiche costruttive. ma qui' entriamo in un argomento
piuttosto vasto e complesso, che conosco poco. magari ZioArturone ci
potrebbe illuminare...

ponti floyd-rose, blocca-corde in acciaio, et simila, tipici delle
chitarre elettriche di piu' moderna concezione. quando le corde
appoggiano direttamente sul metallo, specie se duro, succede che il
punto di appoggio assorbe meno energia, col risultato di aumentare il
sustain ottenendo pero' una sonorita' piu' "fredda", dal sapore meno
legnoso in altre parole. sulle Telecaster vintage le corde appoggiano
al ponte su dei cilindretti in ottone, che e' un metallo piu' tenero
dell'acciao, fatto che influisce notevolmente sulla sonorita'.



--
http://pguiducci.com
"I ran on beans, I ran on laser beans!"
CYM84LIN3
2007-05-14 21:09:10 UTC
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Post by ZioArturone
Post by CYM84LIN3
*ABBEY ROAD SESSION POPS ORCHESTRA: ottoni*
Dunque pare non trattarsi di *mellotron* come da te contestatomi in un
post in cui io (giustamente?) avevo parlato di *trombe*
L'orchestra di cui sopra ha suonato solo nella suite che da il titolo al
disco,
Ho detto, torno nell'oblio. :-)
Se posso disturbare l'oblio....da dove deriva tale tua granitica certezza?
Valerio HT
2007-05-14 03:18:06 UTC
Permalink
Post by CYM84LIN3
Ahi ahi, caro Valerio!
Leggi un po' cosa ho trovato nella didascalia del commento su Summer' 68
presente sul libro "La storia dietro ogni canzone dei Pink Floyd" di
WRIGHT: voce solista, piano, organo Hammond, orchestrazione
WATERS: basso
GILMOUR: chitarre elettrica ed acustica, cori
MASON: batteria
*ABBEY ROAD SESSION POPS ORCHESTRA: ottoni*
Valerio HT:
Mi è capitato di leggere quel libro, e francamente sospetto che
*non tutte* le informazioni ivi contenute siano attendibili...
Post by CYM84LIN3
Dunque pare non trattarsi di *mellotron* come da te contestatomi in un
post in cui io (giustamente?) avevo parlato di *trombe*
Puo' essere che le fonti di questo Jones siano imprecise,
Valerio HT:
Eh, puo' essere...
Post by CYM84LIN3
tra l'altro mi pare che di questo volume fosse stato richiesto il ritiro dal commercio
da parte di Gilmour, pare per le didascalie su The Wall, invero alquanto
imprecise - ma forse anche alquanto scomode, visto che parlano di Jeff
Porcaro alla batteria e di Lee Ritenour alle chitarre....
Valerio HT:
Per quanto riguarda Jeff Porcaro, se ben ricordo lo stesso Gilmour in
qualche intervista aveva accennato ad una sua sia pur "limitata
partecipazione" nelle registrazioni di "The Wall", per quanto riguarda
Lee Ritenour, invece, Gilmour vi allude indirettamente quando dice
che fra i musicisti "aggiunti" in quel disco vi era anche un chitarrista
di cui non ricordava il nome... (sempre che sia vera tale sua
dimenticanza...)
Post by CYM84LIN3
o puo' essere anche che il mio orecchio sia ancora migliore di quello che credi,
perche' in quei suoni di *tromba* io ci sento delle dinamiche interne
che non mi paiono molto simili a quelle ingessate prodotte dal
mellotron. Intendo dire che anche quando il mellotron viene usato nel
classico registro standard di archi, *si sente* che non sono veri archi,
o almeno io lo sento.
Valerio HT:
Anch'io... e soprattutto quando già sai che non sono gli archi
registrati direttamente, bensì "indirettamente": perché in fin dei
conti, il Mellotron è sostanzialmente un riproduttore di nastri in cui
sono stati incisi i semitoni degli strumenti veri; rimangono però dei
problemi circa la fedeltà del sound del Mellotron rispetto a quello
dello strumento registrato, in primis la questione degli inviluppi e
delle modulazioni variabili, delle espressioni personali dell'esecutore
allo strumento "vero" registrato in genere.

Comunque, vedi la risposta che ho dato a Marco su questi punti.

ZioArturone in questo stesso thread condivide la mia opinione in merito,
ora non so se sulla base di documenti, interviste o altre informazioni
che io non conosco, o come me semplicemente sulla base dell'ascolto
e dell'analisi del suono. Però mi hai dato l'idea di andare a prendere
dei suoni di tromba "reali" (nei miei dischi sia di jazz che di classica
non mancano certo, il problema semmai è che siano ben evidenziati,
ma vi sono molti casi ove ciò succede...) e confrontarli attentamente
in cuffia. Si potrebbe provare anche con l'analisi di Fourier, ma a
causa delle convoluzioni introdotte dalla riverberazione e da altre
sorgenti presenti (sia pur con timbriche completamente diverse),
non so se l'identificazione "sicura" sia fattibile...
Post by CYM84LIN3
Sul medesimo volume si trova poi anche la didascalia di Alan's
Psychedelic Breakfast. Magari aiuta a far luce sulla genesi e
l'esecuzione di questo brano, di cui qualcuno recentemente chiedeva lumi.
[omissis sul resto]

Valerio HT:
Queste informazioni su Alan's Psychedelic Breakfast stimolano vari temi
di discussione, non uno solo, ed è una cosa che mi piacerebbe fare ma
ora proprio non ho il tempo... dovrei scrivere minimo 200 altre righe
di post. ;-)

Saluti
--
|*** it.fan.musica.pink-floyd *** ; se non l'hai gia' fatto,
| leggi per favore il manifesto del NG... :-)
| quando ti e' possibile, leggi anche le FAQ del NG
ZioArturone
2007-05-14 11:18:37 UTC
Permalink
Post by Valerio HT
Per quanto riguarda Jeff Porcaro, se ben ricordo lo stesso Gilmour in
qualche intervista aveva accennato ad una sua sia pur "limitata
partecipazione" nelle registrazioni di "The Wall"
Batteria in Mother: Maso non ne veniva a capo.
Post by Valerio HT
per quanto riguarda
Lee Ritenour, invece, Gilmour vi allude indirettamente quando dice
che fra i musicisti "aggiunti" in quel disco vi era anche un
chitarrista di cui non ricordava il nome... (sempre che sia vera tale
sua dimenticanza...)
Ritenour ha suonato qualche take delle chitarre ritmiche di alcuni pezzi,
tra cui Young Lust.
Post by Valerio HT
ZioArturone in questo stesso thread condivide la mia opinione in
merito, ora non so se sulla base di documenti, interviste o altre
informazioni che io non conosco, o come me semplicemente sulla base
dell'ascolto
e dell'analisi del suono.
Da interviste lette in vari posti, è chiaro e lampante che l'orchestra
esiste solo nella suite.
--
Colui che tace quando ha torto... è un saggio.
Colui che tace quando ha ragione... è un fidanzato.


Z.
CYM84LIN3
2007-05-14 21:52:36 UTC
Permalink
Post by ZioArturone
Post by Valerio HT
Per quanto riguarda Jeff Porcaro, se ben ricordo lo stesso Gilmour in
qualche intervista aveva accennato ad una sua sia pur "limitata
partecipazione" nelle registrazioni di "The Wall"
Batteria in Mother: Maso non ne veniva a capo.
Gia'. Ci son le sincopi. E quella di Hey You? Eh?
Post by ZioArturone
Post by Valerio HT
per quanto riguarda
Lee Ritenour, invece, Gilmour vi allude indirettamente quando dice
che fra i musicisti "aggiunti" in quel disco vi era anche un
chitarrista di cui non ricordava il nome... (sempre che sia vera tale
sua dimenticanza...)
Ritenour ha suonato qualche take delle chitarre ritmiche di alcuni pezzi,
tra cui Young Lust.
Pare anche In the Flesh come seconda chitarra e i maligni dicono anche
Another Brick in the Wall part 2 ASSOLO. Ma sono maligni appunto.
Secondo me, potrebbe invece aver fatto gli assoli della part 1 che
infatti ha dei passaggini con blue notes un po' sospette e forse nella
part 2 la ritmica funky, che senz'altro a lui vien piu' naturale e
sciolta che a Gilmour
Post by ZioArturone
Post by Valerio HT
ZioArturone in questo stesso thread condivide la mia opinione in
merito, ora non so se sulla base di documenti, interviste o altre
informazioni che io non conosco, o come me semplicemente sulla base
dell'ascolto
e dell'analisi del suono.
Da interviste lette in vari posti, è chiaro e lampante che l'orchestra
esiste solo nella suite.
mah....
Seldon
2007-05-15 20:08:14 UTC
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Post by CYM84LIN3
Post by ZioArturone
Ritenour ha suonato qualche take delle chitarre ritmiche di alcuni pezzi,
tra cui Young Lust.
i maligni dicono anche
Another Brick in the Wall part 2 ASSOLO.
Quei maligni sono in realtà stupidi.
Basta ascoltare come lo eseguiva dal vivo all'epoca (anche ora eh) Gilmour.

--
Seldon
http://digilander.libero.it/floyder
Il Web di it.fan.musica.pink-floyd
Valerio HT
2007-05-15 22:55:09 UTC
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Post by CYM84LIN3
Pare anche In the Flesh come seconda chitarra e i maligni dicono anche
Another Brick in the Wall part 2 ASSOLO. Ma sono maligni appunto.
Valerio HT:
Sbagliano, il tocco è tipico di Gilmour, e la timbrica invece è quella
di una Gibson Les Paul del 1959 con pickup P90. Circa 5 anni fa ho
condotto una ricerca e pure uno studio fonetico sulla questione di tale
assolo, e della cosa si era pure interessato ZioArturone, che mi ha
aiutato anche col rintracciare il particolare pickup usato per
quell'assolo.

Inoltre, Pino Pinto segnalò pure che nella versione originale
(americana) del libro di Schaffner ("Pink Floyd - A Saucerful Of
Secrets", che sembra quasi un titolo messo apposta "per far dispetto"
a CYM84LIN3, ma la cosa è ovviamente del tutto accidentale... ;-) ),
vi è una foto di Gilmour mentre suona nel Tour di The Wall appunto
l'assolo della famosissima ABITW part II, e si vede pure che suona
appunto quella chitarra anche nel concerto, per quel pezzo.

Saluti
--
|*** it.fan.musica.pink-floyd *** ; se non l'hai gia' fatto,
| leggi per favore il manifesto del NG... :-)
| quando ti e' possibile, leggi anche le FAQ del NG
CYM84LIN3
2007-05-16 06:11:53 UTC
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Post by Valerio HT
Post by CYM84LIN3
Pare anche In the Flesh come seconda chitarra e i maligni dicono anche
Another Brick in the Wall part 2 ASSOLO. Ma sono maligni appunto.
Sbagliano, il tocco è tipico di Gilmour, e la timbrica invece è quella
di una Gibson Les Paul del 1959 con pickup P90. Circa 5 anni fa ho
condotto una ricerca e pure uno studio fonetico sulla questione di tale
assolo, e della cosa si era pure interessato ZioArturone, che mi ha
aiutato anche col rintracciare il particolare pickup usato per
quell'assolo.
Senz'altro e' così. Ci sono ambienti pregiudizialmente anti-floydiani,
credo legati a certe riviste chitarristiche, che sarebbe meglio chiamare
"chitarronze" che seminano in giro queste leggende nere. Che purtroppo
trovano anche seguaci, fra cui qualche mio amico.

Sull'assolo della parte 1 invece i dubbietti ce li ho anche io, perche'
in effetti la versione che ne rende Gilmour dal vivo e' leggermente
diversa, diciamo un pizzico meno raffinata rispetto a quella in studio.
Ho letto anche che l'arpeggio di classica presente in Is There Anybody
Out There non fosse opera di Gilmour, che provo' a farla ma proprio non
gli riusciva bene.
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